La Giornata Mondiale della Poesia è stata festeggiata con un leggero anticipo anche dai poeti e scrittori di Roma, in diversi luoghi. La data che è stata istituita da UNESCO come data celebrativa della poesia è il giorno 21 marzo.
Domenica 19 marzo 2023 preso il Teatro FUIS (Federazione Unitaria Scrittori Italiani) scrittori e poeti italiani, romeni e di altre nazionalità, si sono riuniti per portare alla Poesia il loro omaggio in versi, frammenti di prosa e musica.
L’evento è stato centrato sulla poesia dei giovani poeti italiani e l’idea è stata ispirata a Valeriu Barbu da Irma Bacci quale ha invitato diversi poeti, membri dell’Associazione dedicata al poeta Gabriele Galloni scomparso prematuramente nel mese di settembre 2020.
La stessa Irma Bacci è stata co-moderatrice dell’evento di cui ci apprestiamo a scrivere qui, insieme al fondatore del Cenacolo letterario romeno di Roma, lo scrittore romeno Valeriu Barbu.
Partendo dalla considerazione che “i giovani hanno tante risposte, ma nessuno fa loro domande!” il poeta Valeriu Barbu ha aperto l’evento dedicato alla Giornata Mondiale della Poesia.
Introducendo poi alla presentazione dinnanzi al pubblico presente proprio a Irma Bacci, la madre del giovane grande poeta che vive attraverso i versi che ha lasciato e che vengono letti da una serie di altri poeti, ispirando e spingendo questi verso la creazione poetica.
Ed ecco come un poeta anche non presente fisicamente riesce ad unire le persone, anche se di età differenti o provenienti da luoghi che lo stesso Gabriele Galloni non ha mai visitato.
Gabrielle Galloni diceva in un’intervista che “la poesia non ha nessun compito. Chi pensa che la poesia abbia dei compiti non ha il minimo senso della realtà; scrivere versi è una cosa bella e inutile”.
La prima ad essere invitata sul palco è stata Lupe Rojas (fondatrice dell’associazione istituita in memoria del poeta Gabrielle Galloni), una giovane poetessa e scrittrice che scrive i suoi testi partendo dalle ispirazioni epifaniche per la bellezza della vita.
La poetessa ha dato voce anche a due poesie di un giovanissimo poeta assente all’evento per motivi di salute, Alec Bolanos.
In seguito, si è esibita Elisabetta Pamela Petrolati che cerca le chiavi di lettura nello sguardo posato sul mondo. La poetessa ha portato due poesie che hanno impressionato il pubblico: Ancora qui per me e Per te, poeta.
Therezinha Teixeira de Siqueira, poetessa brasiliana, ha confessato che la sua poesia parla a posto suo e ha letto al pubblico curioso una bellissima poesia d’amore, un dialogo tra il Tempo e il Sogno. In uno dei versi “l’arcobaleno abbraccia il Tevere”.
Veronica Paredes, un’altra giovane poetessa ha portato due poesie, una in lingua italiana- Timidi bagliori – e una in spagnolo.
Orazio Masala, membro del collettivo Gabrielle Galloni è riuscito a vincere la sua timidezza e ha dimostrato la sua bravura nello scrivere poesie, incantando il pubblico presente in sala con versi di una sensibilità disarmante. Lui è il ragazzo che “non si fida di chi in sé cela i deserti”.
Sul palco del Teatro FUIS è salito anche Daniele Narducci che ha letto la sua poesia dedicata alla Villa Ludovisi e una poesia ispirata dall’impressione che suscita su di lui la vista di una persona qualsiasi.
Il pubblico ha fatto conoscenza anche con il fotografo dei giovani poeti, un altrettanto giovane Sebastian Bolanos che ha sostenuto il fatto che nel loro collettivo tutti possono esprimere loro stessi.
Il moderatore dell’evento, Valeriu Barbu, ha sottolineato il fatto che “essere poeti significa percepire più sensibilmente la vita e la realtà che ci circonda”.
Dopo la presentazione dei giovani poeti di lingua italiana è stato il turno dei membri del Cenacolo letterario romeno di Roma a salire sul palco del teatro che ha ospitato l’evento. Sono state presentate in ordine le seguenti scrittrici:
Liliana Smerea Vacaru ha dimostrato in versi quanto lei sia rimasta una bambina, chiedendo poi all’ascoltatore dei suoi versi di “non guardare il mio volto, ma guarda la mia anima” perché “l’anima è come la fenice, rinasce dalla sua propria cenere” (Fino all’ultima goccia dell’anima).
Lacramioara Maricica Nita, poetessa bilingue già conosciuta nell’ambito letterario che forma la realtà di cui fanno parte i giovani poeti presentati prima.
Lei ha letto il testo Io sono scritto da suo figlio, un ragazzo di soli tredici anni, molto timido e introverso, ma dalle doti poetiche come la mamma. In seguito, ha letto la poesia Ricami e merletti, poesia presente nel suo volume di poesie Scrivo di uomini e di angeli.
Lidia Popa, poetessa molto conosciuta nel mondo letterario romano, ha portato davanti alla platea di spettatori una poesia inedita intitolata La bambina dai capelli dorati.
Sul palco è salita anche Daniela Mihaes che ha letto due sue poesie presenti nel suo primo volume pubblicato anni addietro.
Camelia Morda Baciu ha dedicato la sua prima poesia letta alla dott.ssa e amica Tatiana Ciobanu, invitandone “a leggere qualcosa la sera” (testo presente nel suo libro Perché a me). Un’altra poesia recitata di fronte al pubblico è stata trovata tra le pagine dell’antologia FUIS dedicata agli scrittori romeni.
Roxana Lazar, scrittrice, ha letto un frammento di un racconto presente nella stessa antologia menzionata più su.
Tatiana Ciobanu suggerisce ai poeti giovani di mettere il concreto nella poesia e legge la poesia Danza delle sorti di Francesco Baldazzi. Per finire, incanta il pubblico con una creazione propria, una poesia inedita su un ipotetico sguardo e sulle fresie di campo dal profumo inebriante.
Dopo la presentazione delle poetesse romene sono rientrati in scena gli autori italiani. Patrizia Boi ha portato una sua filastrocca e tanto colore.
Andrea Lepone, poeta, editore e promotore culturale, ha letto una sua poesia dal volume Tra le crepe della vita, volume di poesie con note critiche di Cinzia Baldazzi.
Fabio Polsinelli ha parlato di poesia attraverso le canzoni e del suo saggio “l’amore nelle canzoni”.
La poesia di Gabriele Galloni è stata riportata di nuovo sul palco dai ragazzi poeti che non hanno avuto la possibilità di conoscere Gabriele in quanto era più grande di loro, ma leggono le sue poesie dai volumi suoi.
Cinzia Baldazzi, critico letterario, ha portato la sua vastissima conoscenza nel dominio letterario ai poeti giovani e non solo. Ha parlato della canzone Blowin’ In The Wind di Bob Dylan, spiegando al pubblico che l’autore non aveva nemmeno 21 anni la prima volta che l’ha interpretata.
L’evento è stato chiuso dalle canzoni portate in scena con la musica di Nuccio Castellino, cantante, poeta, scrittore con il “vizio degli aforismi”.
“La poesia è una rondine quando non credi più nella primavera” dice prima di interpretare tre canzoni e di leggerne una sua poesia dal volume “I versi ritrovati”.
Ina Ciobanu, medico naturista, ha invitato il pubblico all’evento organizzato da lei per il giorno di 25 marzo, il lancio di una nuova rivista.
In sala si trovavano come ospiti sempre presenti: Lucica Irimie, Adrian Nita, Sanziana Lazar, Valentina Candu e tanti altri. Sempre presente, Maricica Goras ha realizzato le riprese video dell’evento e diverse fotografie.
L’evento è stato un successo, la poesia ha fatto da padrona e i versi si sono trovati in un loro ambiente molto famigliare.
Dobbiamo riconoscere il merito ai giovani e meno giovani poeti presenti e alla loro speciale dedizione, sempre in servizio delle parole e della poesia. FOTO QUI