La Comunità Romena della Piana Lametina e dintorni si è di nuovo riunita in un grande momento di festa e di significativa importanza.
Domenica, 4 Novembre, presso la sala della Parrocchia Pietà, ha avuto luogo la celebrazione della Grande Unione della Romania poiché proprio nel 2018 si compiono i 100 anni dalla ricorrenza di questo evento!
La presentatrice da l’avvio all’evento augurando un caloroso benvenuto a tutti e annunciando l’Inno Nazionale “Desteaptate Romane”!
Segue poi un breve excursus storico su come è stata costruita la Grande Unione dei Principati di Romania e si prosegue poi l’intervento di Don Antonio Strangis: responsabile dell’ecumenismo nella diocesi di Lamezia Terme. Egli spende parole commoventi nei confronti della comunità romena emigrata in un’altra terra così come nostro Signore Gesù fece nell’antico Egitto e proprio per questo, dice Don Antonio, che Gesù ci capisce e veglia sempre su di noi… Ci fa poi i suoi migliori auguri affinché si possa sempre migliorare e che i frutti della continua convivenza tra i nostri popoli col tempo sia no più fiorenti. Infine ha invitato tutti a riproporre lo spettacolo nella propria parrocchia per un momento di conoscenza, scambio culturale e il tutto all’insegna del divertimento!
E continua lo spettacolo con una serie di momenti artistici dedicati a balli tradizionali, canti e poesie patriottiche in cui i protagonisti sono tanto i grandi quanto i piccini.
Quest’ultimi emozionati, sono stati preparati al momento solenne nella ore di scuola romena in cui hanno studiato la storia e la geografia del loro paese, la lingua, le tradizioni e si sono poi sbizzarriti nelle ore di laboratorio con la creazione di bandierine e spillette che hanno sfoggiato nel giorno della manifestazione.
La serata improntata da un grande senso artistico e soprattutto di patriottismo si è conclusa con un ballo di gruppo tradizionale “Hora Unirii”, che per l’appunto parla dell’Unità e dai bambini della comunità che hanno fatto volare per la sala tanti palloncini di colore blu, giallo e rosso che richiamano il tanto amato Tricolore!
L’Associazione PRO Romania e Padre Constantin ringraziano tutti coloro che hanno reso memorabile questa giornata e vi aspettano con gioia anche nelle prossime occasione, per festeggiare insieme e non solo… Soprattutto per una migliore integrazione e convivenza tra le nostre comunità e perché ogni momento è utile per uno scambio di esperienze e conoscenze!
Excursus storico: LA GRANDE UNIONE
Poiché l’evoluzione dell’uomo dipende dal tempo e dal luogo di nascita, l’evoluzione di un popolo dipende dal corso della storia universale.
Il grande Nicolae Iorga disse: “Un popolo che non conosce la propria storia è come un bambino che non conosce i propri genitori”
Per noi ogni anno, il 1 Dicembre è il giorno di celebrazione, il giorno in cui le province storiche abitate dai romeni si unirono in un Unico Stato Nazionale: la Romania.
Oggi, nel 2018, sono passati 100 anni da questo evento, e noi rumeni ovunque siamo rendiamo omaggio alla memoria degli eroi che hanno scritto la pagina più sublime della nostra storia e hanno messo l’interesse nazionale al di sopra della loro stessa vita.
L’Unione è stata opera del popolo, il frutto delle caratteristiche dell’unità: lingua, cultura, costumi, religione, che era stata conservata santamente da tutti coloro che erano romeni indipendentemente dal paese in cui risiedevano, pieni di organizzazioni politiche interne di grande valore.
Un altro elemento essenziale per l’ideale dell’Unione era il contesto politico internazionale.
Proprio per questo motivo la Romania decide dopo due anni di neutralità l’entrata nella Prima Guerra Mondiale nel 1916 insieme a Francia, Inghilterra e Russia.
Ci sono stati anche momenti in cui rimase sola di fronte alle Potenze Centrali, composto da Germania, Impero Austro-Ungarico, Bulgaria e Turchia.
Due anni di dura guerra, seguiti da scontri di fratelli contro i fratelli, un grande omaggio di sangue, perché nessun rumeno non debba mai più rivolgere le armi contro un altro romeno.
Nonostante tutte queste difficoltà, nel 1918 è stato possibile ottenere i risultati preposti, l’Unificazione di tutti i rumeni in uno Stato Nazionale Unitario, basato sul principio del diritto dei popoli all’autodeterminazione e alla loro costituzione negli stati nazionali.
L’inizio del 1918 portò alla rottura dell’impero zarista, la Russia bolscevica guidata da Lenin si ritirò dalla Guerra, dando agli ex stati membri dell’impero il diritto all’autodeterminazione.
Così, liberamente, la Bassarabia il 27 marzo, attraverso la decisione a maggioranza del Consiglio di Stato, soddisfa l’ideale di unirsi con il Paese “per purificare per Sempre”.
Come conseguenza del desiderio di unificazione Il 28 novembre 1918, anche la Bucovina votò all’unanimità “l’Unità e l’Unità incondizionate con il Regno di Romania”.
La corrispondenza tra le élites politiche romene fu un grande successo, nonostante gli impedimenti posti dagli interessi dei popoli vicini o di altre minoranze presenti su questi territori, alla fine di un solo anno riuscirono a costituire la Romania, una grande Romania come non era stata prima di allora.
In quanto vincitori della Prima Guerra Mondiale, gli USA, garantirono il diritto all’autodeterminazione a tutti gli stati membri dell’ex Impero Austro-Ungarico per poter trasformare l’Europa in un territorio formati da stati nazionali ed indipendenti, il Partito Nazionale Romeno della Transilvania ha redatto un atto di autodeterminazione con il quale ha deciso di Unirsi alla Madrepatria.
Il 1 ° Dicembre 1918, la Grande Assemblea Nazionale di Alba Iulia decise di riunire tutti i romeni provenienti dalla Transilvania, dal Banato e dall’Ungheria con la Romania “per l’Eternità”.
La grande festa ad Alba Iulia fu il momento in cui le persone già da prima Unite nella loro Anima e nella Coscienza erano, ora si trovavano Unite sotto lo stesso Tricolore.
L’ élite di intellettuali romeno in quel momento è stata all’altezza della situazione, sfruttando tutte le opportunità offerte da questo evento sconveniente della Prima Guerra Mondiale nel modo più vantaggioso per raggiungere l’obiettivo prefissato all’ingresso della lotta, ma nulla sarebbe stato possibile senza il desiderio comune dei romeni di vivere tutti insieme come Fratelli.
Dopo una Guerra dalla quale nessuno ne uscì felicemente, i romeni riuscirono a realizzare il sogno di generazioni. Sembrava che la divinità volesse giustizia per il popolo romeno!
Grandi e piccini, a cavallo o a piedi, si radunarono così ad Alba Iulia e raggiunsero una grande collina, ancora oggi simbolo di Unità Nazionale.
Lo storico francese Ferdinand Lot ha esclamato: “Il popolo romeno è un enigma e un miracolo”. Il Miracolo fu completato il 1 ° Dicembre 1918 dall’Atto della Grande Unione.
In un momento in cui in Romania il patriottismo è così piccolo, e in Europa si parla sempre più dell’inutilità del quadro nazionale, l’anniversario della Giornata Nazionale diventa un momento eccezionale per affermare l’identità e le tradizioni nazionali.